Tenuta agroturistica di 3,5 ha - IT

A trenta chilometri a nord di Cagliari, nel sud della Sardegna, Donori è un piccolo centro caratterizzato dall’eccellenza dei prodotti agroalimentari e dalla profonda devozione.

Donori si adagia tra due corsi d’acqua sul pendio del monte Zurru. E’ un paese di poco più di duemila abitanti nella regione storica del Parteolla, ai confini col Campidano meridionale.

Un tempo fu centro minerario, come attestano i resti dell’ex miniera Monteponi; oggi, grazie alla fertilità del circostante territorio collinare e alla ricchezza d’acqua, Donori ha una forte vocazione agricola e pastorale: cereali, olivi e viti, tra le quali cannonau e bovale, e una rinomata produzione casearia.

L’ex monte granatico nel centro del paese, oggi destinato a mostre ed esposizioni testimonia l’antichità della tradizione agropastorale.

Abitato sin dall’età del Bronzo, infatti, come testimoniano in particolare i nuraghi Sa Domu e s’Orcu mannu e Guntuxius, il territorio presenta tracce anche del dominio romano: resti di necropoli e di una villa. Il villaggio di Donori fu invece fondato nel Medioevo, sotto il giudicato di Cagliari, abbandonato nel corso del XV secolo, e ripopolato a partire dal 1619.

Il centro storico è caratterizzato dalla bella chiesa parrocchiale di San Giorgio vescovo, edificata in forme gotico-catalane alla fine del XV secolo. Circondata da oliveti nelle vicinanze dell’abitato si trova la chiesa campestre di Santa Maria de sa Defenza, risalente al 1732; la leggenda narra che fu costruita da un bandito barbaricino che si nascondeva sul monte Zurru. E’ in questa chiesetta che il simulacro della Madonna della difesa viene portato la terza domenica di settembre in occasione della celebrazione più sentita dalla popolazione, accompagnato dalla sfilata di persone in costume donorese e dalle traccas (carri addobbati).

Tra le aree d’interesse naturalistico nel territorio di Donori, vale la pena citare quella dell’ex miniera, che si trova ai piedi del monte Andria, in località S’Ortu becciu (il vecchio orto) e quella de Sa Rocca de is Piccionisi (la roccia dei piccioni), gole e natura incontaminata incastonate tra due piccoli rilievi.